Le nostre origini
La Tollara: un’idea, un progetto, una passione.
Una cantina giovane, sulle colline piacentine della Val d’Arda, in un contesto di forte impatto enogastronomico.
Perseguire l’eccellenza, esaltare il rapporto vino/territorio, salvaguardare varietà autoctone.
Allontanarsi dall’uniformità. Selezione rigorosa di uve provenienti esclusivamente da vigneti di proprietà, rese per ettaro molto basse, rispetto della terra, raccolta manuale dei grappoli al giusto grado di maturazione.
Tecniche viticole ed enologiche all’avanguardia, collaboratori altamente qualificati.
Passione, dedizione, coerenza e sacrificio, scelte senza compromessi.
Imprenditorialità, applicazione e ricerca continua. tutto questo per un vino da crescere, con cui crescere.
Dal primo giorno puntiamo ad ottenere le migliori uve
e a trasformarle affinchè diventino vini
Dal primo giorno puntiamo ad ottenere le migliori uve dai nostri vigneti e a trasformarle affinché diventino vini espressione del nostro territorio.
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La nostra storia
Nel 2003 iniziano per prova a far appassire la bonarda (croatina): nasce il Fra Diavolo, passito rosso dolce. Due anni dopo nasce il vino di punta, il Giorgione, ovvero un rosso secco ottenuto da croatina appassita con il “metodo amarone”. Si tratta di un vinone da alte gradazioni e da lungo invecchiamento: la prima annata, la 2005, viene messa in commercio nel 2012. È il vino che farà conoscere La Tollara: a Piacenza nessuno fa un vino così, e iniziano ad avere ottimi riscontri. Dice Mariolina: «Col Giorgione abbiamo trovato il nostro filone, la nostra via tutta piacentina per produrre un vino che faccia parlare di sé anche all’estero. Gli abbiamo fatto anche uno slogan: “L’altro modo di bere Amarone”». In realtà il richiamo al famoso vino veronese serve soprattutto a ingenerare curiosità: «All’assaggio, pochi penserebbero che si tratta di… una bonarda!»